Un progetto fotografico a cura di
Giangiacomo Rocco di Torrepadula
in collaborazione con il Centro Sant’Antonio dei Frati Minori francescani
A photographic project curated by
Giangiacomo Rocco di Torrepadula
in cooperation with the Centro Sant’Antonio dei Frati Minori francescani
Convento di Sant’Antonio dei Frati Minori
Ex cappella Aula Maria Immacolata
Via Quadrio, 24 – 20154 Milano
Il Centro Sant’Antonio dei Frati Minori è un luogo notissimo a Milano per la solidarietà e accoglienza che svolge incessantemente verso le persone più fragili e bisognose, secondo i principi francescani.
In collaborazione con il Centro Giangiacomo ha tenuto presso di loro un workshop di alcuni mesi in cui ha insegnato a volontari e ad ospiti di quel centro a fotografare.
Il corso si è svolto inizialmente in aula, poi su un set allestito presso il Centro.
Giangiacomo ha invitato i partecipanti a raccontarsi con un breve testo biografico e attraverso foto ritratti, scattati reciprocamente in modo spontaneo, l’uno all’altro. Altre immagini still life sono state scattate ad oggetti che in qualunque modo potessero rappresentarli.
Impossibile distinguere il lavoro dei volontari e dei partecipanti al workshop. Il gruppo si è amalgamato al punto che anche i volontari stessi hanno partecipato alla narrazione posando e raccontando le loro storie, in una atmosfera coesa e festosa, senza distinzioni di ruolo.
Giangiacomo ama ripetere che non ha scattato nessuna di queste foto. Le hanno scattate tutte i partecipanti. Che anzi gli hanno anche regalato un meraviglioso ritratto insieme con sua moglie.
La mostra “Il Volto dell’Anima”, inserita nel palinsesto ufficiale di Photofestival 2023, racconta questa esperienza, e come la fotografia sia stata il mezzo motivante e aggregante per abbattere le barriere, valorizzando il contributo di ciascuno, rendendoli parte attiva verso se stessi e verso l’intero gruppo di partecipanti.
The Sant’Antonio Center of the Franciscan Friars is a well-known place in Milan for the solidarity and hospitality it constantly provides to the most vulnerable and needy individuals, following the Franciscan principles.
In collaboration with the Center, Giangiacomo ran a workshop where he taught volunteers and guests of the center how to take photographs.
The course initially took place in a classroom and later on a set that Giangiacomo created at the Center.
He encouraged the participants to express themselves through a brief biographical text and by taking spontaneous portrait photos of each other. Other still-life images were captured of objects that could represent them in some way.
It was impossible to distinguish the work of the volunteers from that of the workshop participants. The group merged to the point that even the volunteers themselves took part in the storytelling by posing and sharing their own stories, in a cohesive and festive atmosphere without any role distinctions.
Giangiacomo loves to emphasize that he didn’t shoot any of these photos. They took all of them themselves. Furthermore, they even gifted him a wonderful portrait with his wife.
The exhibition “The Face of the Soul,” included in the official schedule of the Photofestival 2023, narrates this experience and how photography served as a motivating and unifying medium to break down barriers, appreciating the contribution of each individual and making them active participants in their own lives and within the entire group of participants.