Il progetto “Visions” esplora quei momenti di rottura che trasformano radicalmente la nostra esistenza, spesso in modo inaspettato e doloroso. Una diagnosi medica improvvisa, un lutto, o un cambiamento traumatico possono stravolgere la percezione della realtà, generando smarrimento e disorientamento. 

Da qui nasce un viaggio interiore che sconvolge ogni certezza e rende persino i luoghi familiari estranei e sfocati.In queste fotografie, l’artista cattura l’essenza di questo spaesamento: immagini quotidiane, prima nitide e abitudinarie, diventano offuscate, irraggiungibili, come sospese in una dimensione altra. È una rappresentazione visiva del disorientamento vissuto personalmente dall’artista durante la sua esperienza come caregiver, uno stato d’animo condiviso da chi attraversa simili difficoltà.Ma questo viaggio non è privo di speranza. 
 
Nella seconda fase del progetto, alcune porzioni delle immagini riacquistano nitidezza, simbolo di un lento ritorno alla chiarezza. La speranza, inizialmente flebile e indefinita, inizia a prendere forma. È un percorso verso la guarigione, la soluzione, la ritrovata lucidità, dove la realtà comincia a delinearsi nuovamente, anche se con contorni ancora sfumati. Le “Visions” diventano così una potente metafora del passaggio dallo smarrimento alla rinascita, un racconto visivo che riflette il cammino dalla confusione alla consapevolezza. 
 
Attraverso un’alternanza di fotografie completamente sfocate e altre con dettagli parzialmente messi a fuoco, l’artista delinea un racconto di emozioni, sensazioni, sentimenti dove la speranza non è più un valore retorico, ma prende forma e ridisegna un percorso concreto in grado di cambiare la percezione della propria condizione. È un viaggio di trasformazione in cui, nonostante tutto, emerge la bellezza di una vita che continua.

The “Visions” project delves into those pivotal moments that radically alter our lives, often in unexpected and painful ways. A sudden health diagnosis, a loss, or a traumatic event can shatter our perception of reality, leaving us disoriented and lost. This inner journey disrupts our certainties, making even familiar places seem alien and blurred.

In these photographs, the artist captures the essence of this disorientation. Everyday images, once clear and familiar, become obscured and unreachable, as if suspended in another realm. This visual representation reflects the artist’s personal experience as a caregiver, a state of mind shared by those facing similar challenges.

Yet, this journey is not without glimmers of hope. In the project’s second phase, parts of the images regain clarity, symbolizing a gradual return to lucidity. Hope, initially faint and undefined, begins to take shape. It’s a path towards healing and renewed clarity, where reality slowly comes back into focus, even if the edges remain blurred.

The “Visions” thus become a powerful metaphor for the transition from loss to rebirth, a visual narrative tracing the journey from confusion to awareness. Through a mix of completely blurred photographs and others with partially focused details, the artist paints a story of emotions and sensations. Here, hope is no longer abstract but takes tangible form, reshaping one’s perception of their circumstances. It’s a transformative journey where, despite everything, the beauty of life’s continuity shines through